N. 3 (2023): Proyecta56, an Industrial Design Journal

Questo numero comprende nove preziosi articoli provenienti da oltre sette paesi (Germania, Argentina/Brasile, Spagna, Stati Uniti, Cile, Italia e Portogallo) che affrontano argomenti chiave e tendenze emergenti nel campo del design industriale. L'edizione ospita ricerche innovative, prospettive teoriche e applicazioni pratiche di notevole spessore.

Come consuetudine, ogni articolo di ricerca è stato accuratamente selezionato attraverso il nostro rigoroso processo di revisione tra pari per garantirne la qualità e la rilevanza indiscutibili. In questa edizione, siamo lieti di presentare due eccezionali articoli di ricerca che collegano magistralmente il design con l'ambiente e l'educazione al design, provenienti rispettivamente dal Cile e dall'Italia. Da Zaragoza (Spagna), arriva uno sviluppo affascinante che propone nuove tecniche per il trasferimento di conoscenze sui nanomateriali dall'accademia all'industria. Inoltre, l'Università degli Studi della Campania offre approcci innovativi basati sulla tecnologia 5.0 per il design di prodotti centrati sull'essere umano. In linea con il nostro saldo impegno per l'uguaglianza di genere, abbiamo selezionato una recensione perspicace del ruolo delle donne nell'industria del design industriale dall'Università di Purdue (Stati Uniti). Inoltre, i ricercatori di Zaragoza esplorano il concetto di "prosumer" come prospettiva professionale per talentuosi designer industriali.

Inoltre, in questa edizione, abbiamo l'onore di contare sulla preziosa partecipazione del rinomato designer a livello mondiale, Giuseppe Bonsiepe, che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del design grazie alla sua introduzione del concetto di design progettuale. La sua eccezionale carriera accademica, insegnando presso la rinomata Hochschule für Gestaltung (Scuola di Ulm), e il suo lavoro come consulente per le politiche industriali in America Latina gli conferiscono un prestigio indiscutibile. A lui si aggiungono altri illustri autori ospiti, come Matthias Laschke (Università di Slegen) e Paulo Parra (Università di Lisbona). Nel primo caso, Laschke, un ricercatore di fama, offre una prospettiva affascinante dal titolo "Friction as a Means of Choice", che esplora come gli oggetti interattivi possano contribuire a migliorare le abitudini degli utenti attraverso l'applicazione della frizione. D'altra parte, Parra ci immergerà nelle origini e nell'evoluzione dell'ispirazione naturale e della biomimetica come metodi per il design di prodotti, un argomento di grande rilevanza.

Dal consiglio editoriale, vi incoraggiamo ad esplorare attentamente gli articoli in evidenza di questa edizione e a condividere le vostre riflessioni e opinioni con la nostra stimata comunità accademica.